La macchina del tempo esiste ed è in Vaticano

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  1. Benjamín Rojas The Best 95
     
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    La notizia ha del sensazionale: in Vaticano verrebbe tenuta gelosamente nascosta una macchina capace di vedere il passato, attraverso una sorta di televisore. Uno strumento scientifico portentoso e fantastico, che potrebbe divenire pericoloso per l’intera umanità: il “cronovisore”, così si chiama la scoperta, captando gli eventi del passato, li farebbe vedere come si sono realmente svolti, svelando anche rischiosi segreti. La macchina sarebbe stata inventata da un ricercatore italiano, padre Pellegrino Alfredo Maria Ernetti, monaco benedettino, conosciutissimo esorcista, musicologo di fama internazionale e scienziato, vissuto a Venezia, nel convento benedettino dell’isola di San Giorgio Maggiore, dove è morto otto anni fa, nel 1994.
    A rivelare la scoperta è un libro “bomba” appena pubblicato in Francia, a Parigi, dalle Edizioni Albin Michel: “Le noveau mystère du Vatican” (Il nuovo mistero del Vaticano”) del teologo francese padre Francois Brune. Brune è un personaggio assai noto in Francia: professore di teologia, ha pubblicato libri di notevole impegno, accolti sempre con grande interesse anche dalla stampa laica. Il suo nome, come quello della casa editrice, sono una garanzia di serietà scientifica e per questo il volume che ha dedicato al cronovisore ha riaperto congetture e discussioni infuocate, diventando una miscela esplosiva.
    Della sconvolgente apparecchiatura aveva già parlato intorno agli anni ‘70 lo stesso padre Ernetti in numerose interviste e pubblicazioni, e ai suoi allievi di prepolifonia al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. La scoperta aveva suscitato un putiferio. Da una parte c’erano infatti sostenitori entusiasti: se era possibile rivedere il passato, la macchina avrebbe sciolto definitivamente tutti i dubbi restanti su eventi fondamentali che avevano cambiato la storia del mondo.
    Dall’altra c’erano le persone spaventate: il cronovisore poteva rivelarsi uno strumento pericoloso per carpire segreti e mettere a rischio la sicurezza dell’umanità.
    Le discussioni non finivano mai ed erano soprattutto gli uomini di Chiesa i più coinvolti.
    Poi improvvisamente il benedettino si trincerò in un rigoroso silenzio, spiegando che aveva ricevuto ordini in proposito dal Vaticano, l’interesse andò lentamente scemando e dopo qualche anno della “macchina del tempo” non si parlò più.
    Il libro di padre Brune rivela fatti inediti, retroscena incredibili, dettagli sconcertanti, indica nomi di personalità al di sopra di ogni sospetto, di scienziati famosi, indica date, circostanze precise, riporta documenti straordinari, lunghe conversazioni con padre Ernetti e il tutto, cucito insieme, diventa una valanga documentale cui è difficile fare opposizione.
    Il volume dimostra con dovizia di prove che il cronovisore è realmente esistito, anche se l’argomento è, a detta dello stesso autore, ai limiti della fantascienza.
    Negli anni ‘60 un gruppo di scienziati, tra cui padre Pellegrino, sarebbe riuscito a captare le onde visive e sonore del passato concreto terrestre, con una macchina che sarebbe in grado di ricostruire non solo i fatti e i detti della vita di ciascuno, ma addirittura la storia.
    La scoperta parte da un principio di alta fisica: ciascuno dì noi, a mano a mano che passano i secondi, nelle ore, nei giorni, nei mesi e negli anni della vita presente, lascia dietro di sé come una doppia scia, “visiva e sonora”, poiché ogni uomo altro non è che energia visiva e sonora. «Tutta la nostra ”fisionomia” -spiega Ernetti nel saggio “Bibbia, teologia; magia e scienza” del 1987- è energia visiva che si sprigiona da noi, dalla nostra epidermide, e tutte le parole che noi diciamo sono energia sonora. Ora, ogni energia, una volta emessa, non si distrugge più semmai si trasforma, però resta eterna nello spazio aereo. Occorrono strumenti che captino queste energie e le ricostruiscano in maniera tale da ridarci la persona o l’evento storico ricercato: quindi noi avremo tutto il presente nel tempo e nello spazio». Con il cronovisore, racconta Brune, il gruppo di scienziati guidato dal monaco benedettino fece ricerche dapprima su Mussolini, poi su Napoleone, quindi passò ad avvenimenti dell’età romana e assistette alla rappresentazione di alcune famose tragedie. Di una di queste, scritta da Quinto Ennio, che si intitolava “Thiestes” della quale si conosceva solo qualche breve citazione, trascrisse l’intero testo come venne recitato a Roma nel 169 a.C., durante i giochi pubblici in onore di Apollo. Padre Ernetti raccontò a padre Brune di aver visto anche tutto lo svolgimento della Passione, della morte e della Resurrezione di Cristo.
    Nel suo libro Brune afferma che la macchina, composta da tre gruppi di elementi, si trova “sequestrata” in Vaticano. Padre Ernetti, spaventato dall’importanza incredibile della sua scoperta, si era confidato con i propri superiori e con le autorità vaticane C’era stata una riunione segreta con il papa e poi, di comune accordo, la macchina era stata ritirata e nascosta in Vaticano. A padre Ernetti era stato imposto di non fare più pubbliche dichiarazioni su quell’argomento, ma non gli era stato proibito di parlarne con gli amici in privato. E così aveva confidato tutto all’amico teologo francese.
     
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  2. keiji85
     
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    da qualche parte ci deve essere sta discussione, avevo visto upure una presunta foto di gesù captata con questo cronovisore.
     
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  3. huggye
     
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    Ernetti è un amico di famiglia :D
    lo zio di mio padre conferma l'esistenza del cronovisore e ha visto che Gesù non è stato crocifisso....
     
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    veramente interessante sta cosa...

    a livello teorico sono convinto che sia possibile vedere tutte le cose accadute.
    MA che esista una macchina che abbia raggiunto un livello tale di precisione per raccogliere dati di un lungo in un determinato tempo mi lascia quantomeno perplesso...

    Molto semplice parlare di una televisione, Ighina parlava di un metodo di trasmissione dove non e' necessario scomporre il segnale, ma comunque necessitava di un trasmettitore....

    Se esistesse una macchina del genere, potrebbero sapere anche che cosa si sono detti in una stanza privata della casa bianca...

    Non sono convinto che esista un macchinario (creato dall'uomo) che permetta una precisione tale da poter "catturare" quelle informazioni...

    Credo sia piu' facile spostare il punto di unione e "vedere" cosa e' successo in quel particolare luogo, ma questo richiede "molto" lavoro (di ricapitolazione principalmente)...

    qualcuno sa chi lo ha costruito?
     
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3 replies since 1/6/2010, 14:57   561 views
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