Parassiti dimensionali

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. NAGUAL TOLTECO
     
    .

    User deleted


    http://www.automiribelli.org/?p=123

    CITAZIONE
    Parassiti Dimensionali - Seconda Parte

    Il Soggetto dei Soggetti
    Con tutta probabilità ci siamo sbagliati nel ritenere questi antichi miti sulla creazione, delle semplici storie naive, valutate da coloro che chiamiamo ‘esperti’ come delle storielle puramente simboliche, se non addirittura delle vere e proprie fiabe. Forse dovremmo riesaminare tutta la mitologia antica e le tradizioni orali sciamaniche e considerarle, anche se solo per un momento e per motivi di studio, come testimonianze di fatti reali e concreti. Alcuni scenari, come ad esempio quelli descritti sui testi Gnostici di Nag Hammadi, presentano delle descrizioni molto vivide di una manipolazione da parte di una razza aliena. Durante una recente ricerca condotta a Karmaopolis, sono state spesso confutate le possibilità del parassitismo e della predazione, spesso chiamate “Il Soggetto dei Soggetti” dall’insegnante di Castaneda. Una confutazione che guarda caso trova luogo anche tra le scoperte di John Lash. Io stesso mi trovo combattuto tra il rigetto di questa ipotesi e il desiderio di saperne di più, ma di fatto questo ‘Soggetto’ non è solamente qualcosa che si descrive molto chiaramente sui resoconti e le testimonianze lasciateci dagli antichi mistici, ma è qualcosa che risuona nel profondo dell’esperienza umana. E’ qualcosa che trova spazio nella nostra vita di tutti i giorni e nel modo in cui la viviamo.
    Richiamiamo per un attimo ciò che Castaneda scrive nel suo libro “Il Lato Attivo dell’Infinito” (1997), quando lo stregone Don Juan gli racconta dei parassiti e lo mette in guardia dal tipo di reazioni che la gente potrebbe esprimere di fronte alla possibilità che le nostre anime siano state manipolate da entità predatrici.
    “Loro rideranno e si faranno gioco di te, e i più aggressivi di costoro ti picchieranno e cercheranno di spaventarti. E non tanto perché non vorranno crederti. Dentro nel profondo di ogni essere umano esiste una conoscenza ancestrale e viscerale per quanto riguarda l’esistenza dei predatori.” (p.221-222 edizione straniera)
    L’importanza di Castaneda
    Reintrodurre queste argomentazioni nella nostra vita di tutti i giorni, e in particolare in questo determinato periodo storico, non è un modo per deresponsabilizzare l’essere umano dalle sue maggiori imperfezioni, dalla sua tendenza violenta e dalla sua freddezza emotiva, semplicemente dicendo “non è colpa nostra non possiamo farci nulla, lasciamo che le cose vadano come devono andare.” La vera sfida è di comprendere e dispiegare questa possibile convivenza, osservare le ipotesi e documentarle, come John Lash fa giornalmente nel suo sito internet estrapolandole dai materiali Gnostici. Ciò che sto cercando qui è un modo razionale di risolvere quello che potrebbe essere un corso reale degli eventi, un difetto delle nostra specie che ci mantiene imprigionati in uno stato di coscienza inferiore o, se preferite, nel nostro inferno quotidiano, proprio qui su questo piano dell’esistenza che è un mondo ricco di bellezza ma anche ricco di illusioni e incertezze.
    Una modalità davvero semplice per risolvere questo enigma sarebbe divenire consci adesso dell’esistenza di questi parassiti, così come convivere con loro, e di ragionare e meditare sul motivo delle nostre azioni quando sono guidate dalla paura, dal bisogno, dalla mancanza e dalla violenza. Castaneda parla della fine del nostro “dialogo interno”, il monologo interno che per la maggior parte della nostra giornata rimane centralizzato solo sull’ego, e liberarsi da questa condizione non è affatto cosa semplice. Assolutamente distante dall’esserlo. Da un’altro lato, c’è l’intero corpo degli insegnamenti castanediani, l’esercizio mentale e il movimento fisico che egli chiama “i passi magici” e della disciplina chiamata tensegrità. Quest’ultima è una pratica molto complessa che per essere condotta al successo è necessario entrare dentro il cuore e dentro l’anima. Un’impegno che non viene concesso a chiunque.
    L’avere successo sul predatore raggiungendo la totalità del proprio sé, negli scritti di Castaneda non è una possibilità oggettiva per chiunque. Ad ogni modo anche il solo citare il suo lavoro è un atteggiamento solito a provocare discordie e proteste, attraverso le quali si arriva persino dubitare dell’esistenza di questo stregone. Nonostante le critiche e i litigi, spesso molto accesi in modo virulento, l’esistenza di questo antropologo e la conoscenza del suo mentore non possono essere negati.
    Il lavoro di Castaneda rimane straordinariamente potente e coerente, e potrebbe tranquillamente essere confutato attraverso l’analisi di altre tradizioni sciamaniche come quelle Gnostiche. Nell’incredibile lavoro di John Lash durato più di otto anni, possiamo trovare i paralleli Gnostici/Castaneda assolutamente ben definiti.

    I Grigi, i Droni e i Cloni
    Secondo Castaneda queste entità parassitiche che egli chiama i “voladores” si sono infiltrati e hanno modificato il nostro spirito rendendolo ripetitivo, maniacale, ricco di routine, impaurito, avido, violento e calcolatore:
    “I predatori ci danno la loro mente, che diventa la nostra mente. La mente dei predatori è barocca, contradditoria, stracolma della paura di essere scoperti da un minuto all’altro.” (Il Lato Attivo dell’Infinito, p.220 edizione straniera)
    Gli Arconti, che possiedono certamente le stesse caratteristiche di questi ultimi, sono ossessionati dal nascondersi e non venire rintracciati. Nigel Kerner scrive nel suo libro “The Song of the Greys” (La Canzone dei Grigi) della nostra eredità ricevuta dai piccoli Grigi. Kerner li compara a delle ‘conchiglie vuote’, droni esploratori o a delle sonde robotiche, che sono una pallida riflessione “dell’essere perfetto” che ha creato loro tanto tempo fa. Attraverso un numero imprecisato di “interventi genetici”, come indicato in molte storie di abduction, antiche e moderne, e nelle testimonianze sui demoni e sui succubi, i Grigi avrebbero installato nel nostro codice genetico diverse caratteristiche che fanno di noi degli “ibridi”. Un mix tra esseri umani ed extraterrestri. Questi interventi sarebbero cominciati con l’uomo di Cromagnon e i suoi discendenti indo-europei. Il tipo Caucasico di questi, dice Kerner, dimostra più di ogni altro gruppo etnico aggressività, territorialità, imperialismo, freddezza e comportamenti calcolatori, con la tendenza a vivere nella costante paura dell’aggressione da una varietà di minacce. In tutto questo Kerner ci vede un programma specifico dei Grigi per ottenere la supremazia dell’uomo bianco e sterminare tutte le altre tradizioni, culture, società, e tutte quelle metodologie mistiche atte a portare cooperazione, compassione ed equilibrio e, aimé, ci stanno riuscendo benissimo. L’uomo bianco è stato creato per terminare gli altri esperimenti condotti dai Grigi, o forse da altri esseri o entità extraterrestri. Questo è ciò che asserisce Kerner durante una lunghissima intervista.
    Questa asserzione trova piena consistenza nella visione Gnostica. Gli Arconti influenzano la nostra alienazione esistenziale, e Castaneda dal suo punto di vista sottolinea la medesima interferenza. Proprio grazie a questa interferenza noi non siamo più in contatto con il nostro vero potenziale, il nostro vero spirito e il nostro collegamento con l’Essere Perfetto che ci ha creati.
    Noi siamo intrappolati in un esistenza fisica perché possediamo certe restrizioni riguardo a certe qualità che riflettono una mancanza di comprensione della vera natura della realtà. Qualità come l’odio, l’invidia, l’ingordigia e l’aggressione. Queste qualità sono monumenti mentali. Sono l’equivalente della coscienza dell’entropia fisica della separazione dell’Universo. In questo modo ci forniscono ’sporchi obbiettivi’ ben diversi dalla luce di Dio che risplende in noi. Questi difetti storcono e torcono quella luce a tal punto che essa arriva a definire ciascuna delle nostre individualità come limiti, e non come potenziali. Ecco su quali basi abbiamo definito i nostri attuali valori, che di fatto sono il frutto di uno sporco intervento da parte di questi escrementi dimensionali, scesi qui a disunirci. Una vera e propria imposizione su tutti quanti noi. La loro natura predatoria è dovuta al fatto che per loro siamo niente di più che il mero soggetto di un esperimento. Se fossero stati esseri umani e si fossero comportati al di là della crudeltà o dell’odio, allora si sarebbero già auto-spediti all’altro mondo, ma proprio perché non sono altro che macchine che auto-generano sé stesse, possono continuare il loro ordine del giorno senza problemi, almeno finché esisterà una forma fisica di vita senziente da depredare.
    Tale modo di pensare è tipicamente Gnostico, e chi vorrebbe mettere in dubbio che l’essere umano è DI FATTO uno schiavo in tutto e per tutto, mentalmente e fisicamente, non fa altro che negare a sé stesso la sua VERA ORIGINE. Gesù non venne in terra per i nostri peccati, ma venne ad avvisarci dell’orrido pericolo imposto da questi Parassiti. Kernel suggerisce che questo universo fisico è il vero inferno. La nostra dannazione è definita dal fatto che SIAMO INTRAPPOLATI QUI. Sono le nostre menti e le nostre azioni che ci mantengono legati. E’ mia personale convinzione che non saremmo mai giunti a questo punto senza un intervento da parte di questi Parassiti. Probabilmente esseri come Gesù, se ne contano letteralmente a migliaia in tutte le tradizioni e culture e in diverse epoche, sono venuti per insegnarci come sfuggire da questa prigionia. Proprio così. Siamo in cattività come bestiame, istruiti da rigetti dimensionali che vivono senza un perché. Egli probabilmente venne a ristabilire un’ordine, un bilanciamento. Negli antichi testi di Nag Hammadi egli ci parla dell’esistenza di poteri esterni che hanno sempre avuto un interesse nell’umanità fin dall’inizio.
    Siamo di fatto Ibridi per mezzo di un intervento straniero, e lo si può leggere tranquillamente nel Libro Segreto di Giovanni:
    “Gli Arconti portarono Adamo nell’ombra della morte in modo da poter produrre ancora una figura, fatta con terra, acqua, fuoco e lo spirito che deriva dalla materia: ossia, dall’ignoranza della tenebra, e (dal) desiderio, e (dai) loro spiriti falsi. La figura è la caverna per rimodellare il corpo di cui quei criminali avevano rivestito l’umano, i ceppi dell’oblio. Adamo divenne persona mortale, il primo a discendere e il primo ad essere alienato.
    Ma il discernimento illuminato di Adamo stava ringiovanendo la mente di Adamo.
    Gli Arconti pigliarono Adamo e lo misero in paradiso. Dissero, “Mangia”, volendo dire fallo a piacere. Ma nei fatti il loro piacere è amaro e la loro bellezza perversa. Il loro piacere è una trappola, i loro alberi sono un sacrilegio, il loro frutto è veleno fatale, la loro promessa è morte.” (The Secret Book of John, The Nag Hammadi Texts, p. 242)
    e poi ancora Gesù gli dichiara:
    “Io sono colui che esiste eternamente, il che significa senza difetti o misture.”
    I Parassiti e la nostra ibridazione non prendono parte ad un livello di esistenza più alto. Questa è senz’altro una ‘buona notizia’. Secondo gli Gnostici, Gesù non ha mai parlato di pentimento o di peccato, ma piuttosto ha voluto aiutarci dalla morsa a cui siamo attanagliati e che ci trattiene dall’affrontare il nostro naturale cammino verso l’illuminazione.

    Gli Arconti e Sophia
    Si potrebbe comparare gli Arconti e i “voladores” a delle macchine? Ciò che suggerisce Nigel Karner in proposito è davvero interessante poiché se fosse plausibile, allora il fenomeno cinematografico di Matrix assumerebbe tutta un’altra connotazione, divenendo di fatto una vera e propria ‘Bibbia’, almeno dal punto di vista del soggetto e non dal lato puramente commerciale.
    Personalmente considero gli iniziati di certe Società Segrete che controllano la ‘fabbrica dei sogni’ hollywoodiana, come persone dotate di chiavi di lettura molto alte, potenti e raffinate. Sono fermamente convinto che molte verità riguardo a questi soggetti, siano mescolate all’interno di film e telefilms, in modo da non farci capire più cosa sia vero e cosa non lo è.
    Nigel Kerner suggerisce che queste entità parassite sono infatti comparabili a delle macchine nel corpo di un ‘alieno’. A quanto pare entrambi gli Arconti e i Grigi hanno un problema di connessione con la sorgente, il Creatore o l’Essere Perfetto. Ciò allude in qualche modo a Sophia delle tradizioni Gnostiche. Kerner asserisce che essi mancano dell’Anima della Vita, o della Linea dell’Anima, che li connetterebbe ad un senso conscio di eternità, abilitandoli a ritornare alla sorgente.
    Nel mito Gnostico gli Arconti si vedono erroneamente come soli nel cosmo, che loro assumono come loro “Regno” sfidando Dio, desiderando di essere uguali a chi li ha creati. Essi sono emersi dal caos e dalla materia elementare, nella regione dell’ignoranza e della fantasia e si alimentano attraverso gli esseri umani in qualche modo. Vogliono usarci, trattarci come bestiame o ancor peggio come animali da laboratorio.
    Questo sterco di materia elementare chiamati Grigi, fanno esattamente le stesse cose. Migliaia di testimonianze contemporanee riportano innumerevoli interventi, che li vedono protagonisti in stretta correlazione con “attività Rettiliane”, ovvero quegli extraterrestri che operano tra la nostra dimensione e altre dimensioni non-materiali e che si alimentano attraverso le emozioni negative dell’uomo, e in particolar modo con la Paura e l’Angoscia. E a questo proposito cosa fanno i MEDIA quotidianamente? Seminano ogni sentimento possibile strettamente correlato a questi sentimenti di bassa energia. Ogni telegiornale è un orgia di PAURA, e le tecniche di RIPETIZIONE che utilizzano ci trasmettono queste emozioni. Secondo i sopravvissuti, o persino i terapisti che hanno avuto a che fare con i rituali di abusi satanici – un fenomeno completamente negato dalle autorità – potrebbe essere praticato con l’intento di nutrire questi escrementi dimensionali con la paura umana e l’angoscia.

     
    .
  2. grungelove
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Secondo gli Gnostici, Gesù non ha mai parlato di pentimento o di peccato, ma piuttosto ha voluto aiutarci dalla morsa a cui siamo attanagliati e che ci trattiene dall’affrontare il nostro naturale cammino verso l’illuminazione.

    Caspita ke bello sarebbe dire queste cose nelle chiese proprio questa settimana (cosiddetta settimana santa)... :devil:
     
    .
1 replies since 9/3/2008, 08:09   1589 views
  Share  
.