Piogge acide?!

Potrebbe essere un residuo delle scie chimiche?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. personcina82
     
    .

    User deleted


    Stanotte ha piovuto, e ho notato, che ogni volta che piove, sulla mia macchina, ma anche sulle altre, rimane nelle sgocciolature una polvere gialla fluorescente.

    image
    image

    Potrebbero essere residui delle sostanze rilasciate dalle scie chimiche e questo mi preoccupa.
    Se ci troviamo sotto questa pioggia e la nostra pelle e i nostri capelli assorbono queste sostanze, cosa ci può succedere? Che malattie potrebbero venirci??
    Tra l'altro queste sostanze le respiriamo, e peggio ancora le MANGIAMO! ... Si, perchè la pioggia cade ovunque.. anche sugli orti! :cry: :OOOHHH!!!: :#@!*%!!: :EEEH??!!: :GESU!: :cartman: :blink: :BUAAHH!!:

    Ecco il mio video dimostrativo:

     
    .
  2. personcina82
     
    .

    User deleted


    Così mi spavento! :EEEH??!!: :AAAHHHH!!!:

    CITAZIONE
    Il rais costretto a consegnare i documenti che denunciano i piani di distruzione di massa. Le sanzioni resteranno
    Saddam preparava la " pioggia gialla "
    L' Onu rivela: l' Irak nel 1991 era a un passo dall' impiego delle bombe batteriologiche

    ------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ Il rai' s costretto a consegnare i documenti che denunciano i piani di distruzione di massa. Le sanzioni resteranno TITOLO: Saddam preparava la "pioggia gialla" L' Onu rivela: l' Irak nel 1991 era a un passo dall' impiego delle bombe batteriologiche - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK . Per difendere la sua occupazione del Kuwait, nel dicembre del ' 90 l' Irak si preparava a usare le piu' letali armi batteriologiche contro gli americani e i loro alleati schierati in Arabia Saudita. A dissuaderlo fu la minaccia di una ritorsione nucleare, fatta pervenire a Saddam Hussein dall' allora presidente George Bush, attraverso il segretario di stato James Baker. E soltanto gli incessanti raid aerei della forza multinazionale, piu' tardi, hanno impedito al dittatore iracheno di portare a termine la sua corsa alla bomba atomica. Iniziata subito dopo l' invasione del Kuwait, nell' agosto del ' 90. Il raggelante scenario di un Medio Oriente sull' orlo del disastro nucleare tra la fine del ' 90 e l' inizio della Guerra del Golfo, nel gennaio ' 91, e' stato illustrato al Consiglio di Sicurezza dell' Onu da Rolf Ekeus, capo della Commissione incaricata di verificare il disarmo dell' Irak. A fornire all' Onu l' inedito "scoop" e' stato lo stesso dittatore di Bagdad. Che con esso spera di accelerare l' abolizione dell' embargo petrolifero e delle sanzioni economiche che hanno letteralmente messo in ginocchio il Paese. Ma l' ambasciatrice americana all' Onu, Madeleine Albright, si e' affrettata a dire che l' "improvvisa onesta' dell' Irak sortira' semmai l' effetto contrario". "Si tratta di un rapporto agghiacciante . ha commentato . che la dice lunga sulla credibilita' del governo iracheno e sulla minaccia che esso continua a rappresentare". "Una seria considerazione della revoca dell' embargo non puo' avvenire prima di un anno . ha aggiunto . ci vorranno mesi per studiare le migliaia di documenti ottenuti dagli iracheni". La risoluzione dell' Onu obbliga l' Irak a dimostrare di aver distrutto i suoi missili ed armi di distruzione di massa, come condizione per la revoca dell' embargo. Il problema degli ispettori, adesso, e' accertare se gli iracheni hanno detto davvero "tutta" la verita' sul loro ambiziosissimo arsenale bellico. E, soprattutto, se l' hanno davvero distrutto, come giurano d' aver fatto. Il vero problema e' che nessuno e' disposto a credere ad un "bugiardo" confesso come Saddam. Che fino a ieri insisteva d' aver distrutto tutte le sue armi batteriologiche prima dell' ottobre ' 90. E di non essere mai arrivato a costruire un sistema lanciamissili. Il suo "insignificante programma di ricerca nucleare", adesso, si rivela una febbrile corsa per costruire la bomba atomica, usando uranio arricchito, entro l' aprile del ' 91. E si scopre che nel dicembre del ' 90, il dittatore in persona aveva ordinato l' invio nei suoi aeroporti e basi missilistiche di ben 199 ordigni carichi di agenti batteriologici di tre classi. Antrace, botulino e aflatossina. Un batterio quest' ultimo che provoca il cancro. Gia' tutti sistemati a bordo di aerei senza pilota e di missili scud a lunga gittata. Ekeus ha riferito che i tecnici iracheni lavoravano anche ad aggressivi a base di micotossine, note come "pioggia gialla", che distruggono i campi di grano. Ad impedire la catastrofe fu solo la voce grossa di Bush e la paura di Saddam di "fare la stessa fine di Hiroshima". Nessuno sembra avere dubbi che, dietro questo improvviso voltafaccia di Saddam Hussein, ci sia la recente fuga in Giordania del generale Hussein Kamal al Majid, suo genero e depositario dei segreti della macchina militare irachena. I dettagli strategici e militari che emergono dal "mea culpa" di Bagdad coincidono infatti con le rivelazioni fatte quasi in contemporanea dal generale Hussein Kamal ad Ekeus, durante la sua recente visita ad Amman. "I documenti forniti da Bagdad vengono da 150 casse confiscate dalle autorita' irachene nella fattoria di proprieta' di Hussein Kamal . ha precisato Ekeus .. Non so se si tratti di carte autentiche o fabbricate dal governo iracheno", ha precisato. Saddam continua ad insistere che il genero fuggito ha agito da solo nel nascondere la verita' agli ispettori dell' Onu e giura d' essersi accorto dell' inganno soltanto dopo la sua fuga ad Amman. "L' Irak insulta ancora una volta l' intelligenza del consiglio . ha replicato la Albright . con una storia cui solo un bambino potrebbe credere".

    Farkas Alessandra

    Pagina 6
    (27 agosto 1995) - Corriere della Sera

    http://archiviostorico.corriere.it/1995/ag...508276459.shtml

    e ancora:

    CITAZIONE
    Basta lo spray
    per diffondere la morte

    Intervista al generale Jean-Charles Deneuve,
    esperto mondiale di armamenti

    di Jean-Pierre Husson

    Se si sente spesso parlare dell'arma chimica, come durante la guerra del Golfo con la minaccia che costituiva allora per le forze della coalizione anti-Saddam, meno pubblicizzata è quella biologica, ufficialmente vietata dalla Convenzione internazionale dell'aprile 1972, che potrebbe rappresentare un micidiale strumento di terrore, di rappresaglia e di ricatto nelle mani di fanatici ed altri estremisti. Per saperne di più abbiamo chiesto al generale francese Jean-Charles Deneuve (uno dei massimi esperti mondiali nel campo degli armamenti ed oggi consulente di organizzazioni internazionali che operano contro la proliferazione delle armi NBC: nucleari, biologiche e chimiche) di parlarci di queste armi e del rischio che rappresentano per l'umanità.
    Fino agli anni Sessanta gli esperti parlavano di armi batteriologiche e non biologiche. Perché questa nuova definizione?
    "Arma batteriologica era una definizione troppo restrittiva. La definizione utilizzata allora si riferiva, infatti, ai soli batteri, che costituiscono una categoria precisa di agenti patogeni suscettibili di essere impiegati a scopi militari. Quando i ricercatori si sono resi conto che si poteva ricorrere ai virus ed altri agenti infettivi per incrementare gli arsenali bellici è stato adottato il termine arma biologica invece che batteriologica, in modo da poter catalogare in questa categoria agenti infettivi non ancora scoperti. I progressi compiuti negli ultimi anni nel campo della manipolazione genetica permette di ottenere dei ceppi di micro-organismi patogeni altamente resistenti e virulenti. Spogliando un virus del suo involucro proteico e ricombinandolo con un'altra proteina si può costruire un virus di tipo nuovo, contro il quale cure e medicinali sono impotenti. Ecco perché l'arma biologica può rivendicare il triste titolo di arma di distruzione di massa".
    I rischi e le conseguenze dell'impiego di armi biologiche vengono spesso sottovalutati rispetto a quelli che potrebbero provocare l'uso delle armi nucleari e chimiche. Esistono dei criteri di valutazione per giudicare l'efficacia e la letalità di tali armi di distruzione di massa?
    "Certamente. Già nel 1947 un microbiologista statunitense, T. Rosebury, che ha diretto il centro di ricerca di guerra batteriologica di Fort Detrick nel Maryland, elencava vari criteri che, secondo lui, permettevano di valutare l'efficacia delle armi biologiche: alto potere infettivo sul genere umano, cioè la quantità di agente richiesto per scatenare l'infezione, quantità che deve essere molto bassa per mantenere basso il rapporto dose/efficacia; virulenza, ovvero il danno causato dall'infezione che deve essere pesante anche se non necessariamente letale; tempo di incubazione ridotto per incrementare l'efficacia; contagiosità elevata; resistenza alla decontaminazione spontanea o artificiale; facilità di trasmissione mediante un massimo di vie - respiratorie, digestive e cutanee -; impossibilità di trattamento della malattia o epidemia provocata, nonché di identificazione del virus. E' difficile trovare degli agenti che presentano tutti e quanti questi criteri; criteri che possono essere modificati in laboratorio creando caratteri artificiali con le tecniche di combinazione del Dna. Attualmente l'arma biologica ideale non esiste, ma esistono invece molti agenti idonei a situazioni ed ambienti particolari, utilizzabili a scopi militari. I batteri, virus ed eruzioni cutanee di vario tipo sono in grado di provocare circa 200 tipi di infezioni, che a loro volta possono presentarsi in modo molto diverso tra loro. Gli agenti biologici hanno inoltre come caratteristica propria di essere molto più selettivi di quelli chimici. Esistono, infatti, agenti per gli uomini, per gli animali e per le piante".
    Quanti sono gli agenti biologici attualmente conosciuti utilizzabili a scopi militari?
    "Considerando che vi sono quattro categorie diverse di agenti, ne conosciamo complessivamente oltre una cinquantina utilizzabili a scopi militari. Negli anni Sessanta gli scienziati e biologi militari statunitensi si sono interessati in modo particolare al virus della febbre gialla, facilmente trasmissibile, pensando giustamente che i sovietici sarebbero stati molto vulnerabili ad un tale agente in quanto l'Urss non è mai stata colpita da un'epidemia di questo tipo e quindi la sua popolazione non è immunizzata. Gli scienziati americani puntavano in questo modo sul grado di immunità naturale della popolazione locale, grado che nel caso specifico risultava basso per poter assicurare la diffusione massima del contagio. Oltre la sua persistenza nell'area infettata, legata alla longevità della mosca-vettore, la modalità di trasmissione della febbre gialla non permette di sapere con certezza se si è sottoposti ad un attacco biologico o no. Il periodo di incubazione per la febbre gialla va da tre a sei giorni e il tasso di mortalità può raggiungere il 50% per le popolazioni colpite non vaccinate. La febbre gialla non è l'arma biologica ideale ma ne è comunque molto vicina".
    Quali sono gli altri agenti biologici letali?
    Sono facili da produrre oppure richiedono un know-how particolare ed attrezzature di alta tecnologia?
    "Purtroppo no! Gli agenti biologici sono facili da produrre ed inoltre il peso della dose efficace è molto ridotto. Bastano meno di 10 tonnellate di agenti biologici, lanciati da un bombardiere ad esempio, per contaminare un'area di oltre 100.000 chilometri quadrati, ovvero un terzo dell'Italia... Le armi biologiche perciò rivestono una notevole importanza per i paesi industrialmente poco sviluppati, oppure anche per i gruppi terroristici che costituiscono la vera minaccia del prossimo millennio. Per lanciare questo tipo di arma non occorrono sistemi d'armi sofisticati, missili, proiettili di artiglieria o bombe d'aereo, ma bastano solo semplici contenitori/spruzzatori, tipo aerosol, per ottenere una diffusione massima dell'epidemia. Gli agenti biologici letali comprendono il vaiolo, la morva, detta anche melioidosi, il carbonchio e la peste. L'incidente avvenuto il 2 aprile 1979 nell'unità militare n. 19 di Sverdlosk negli Urali, dove venivano prodotte armi biologiche, avrebbe provocato la morte di non meno di un migliaio di persone in un mese, prima che i sovietici potessero bloccare l'epidemia dovuta all'esplosione di un ordigno contenente milioni di batteri mortali di tipo Bacillus anthracis, ovvero di peste. Altrettanto letali risultano le biotossine prodotte dall'azione metabolica dei batteri e delle muffe, in particolare botulismo e micotossine quale la tristemente famosa Pioggia gialla, semplici da produrre in grande quantità tramite normali processi di fermentazione, la cui efficacia si manifesta già in dosi relativamente ridotte. I sintomi associati alla Pioggia gialla, utilizzata dai sovietici in Afghanistan e dai vietnamiti contro le tribù montanare, sono particolarmente raccapriccianti: necrosi cutanea, nausea e vomito, disturbi nervosi, gravi ed abbondanti emorragie interne, avvelenamento del sangue ed infine, morte per collasso respiratorio. In campo militare gli agenti biologici non letali sono comunque più che idonei allo scopo. Se questi agenti biologici come la tularemia, la brucellosi o la denga, venissero usati contro popolazioni che basano il loro sostentamento sui prodotti dell'agricoltura e l'allevamento, i danni causati sul bestiame potrebbero essere devastanti anche se non risultano nocivi per l'uomo".

    http://quotidianiespresso.repubblica.it/il...ie/epidemie.htm

    Spero siano solo coincidenze :cry: :ehm..:
     
    .
  3. personcina82
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    19 Aprile 2006
    La nuvola gialla

    image

    Numeri, numeri, numeri. La Terra ci parla attraverso i numeri.

    1,6 milioni di chilometri quadrati in Cina sono coperti da una nube color zolfo. 200 milioni di abitanti di 562 città scrutano il cielo per rivedere il sole. In una sola notte a Pechino sono caduti 20 grammi di polveri tossiche e di sabbia per metro quadro, per un gran totale di 300.000 tonnellate. E’ come essere in spiaggia senza però il problema dei raggi solari e delle scottature, i pechinesi risparmiano così in occhiali da sole e creme solari.
    L’immensa nuvola gialla (e come poteva essere di un altro colore?) sta depositando le sue scorie in tutto il Pacifico.
    Corea, Giappone e Stati Uniti stanno importando sabbia inquinata dalla Cina senza pagare dazio. *


    Questa è la vera economia globale. Quella che fa girare la sabbia, le merci, che fa aumentare il Pil. L’economia globale dei grandi tunnel, dei grandi ponti, delle multinazionali senza controllo politico. Di tante macchine in coda, di tanti camion vuoti, di tanto cemento pulito.
    Questa concezione dell’economia che prescinde dal pianeta e dalle persone in Cina sta producendo deforestazione, desertificazione, siccità. Malattie dei polmoni e della pelle. Inquinamento causato dalle centrali elettriche a carbone. Inaridimento dei grandi fiumi.

    Ma allo stesso tempo, per fortuna, produce una crescita del Pil del 10% annuo, quella che tutti i si-global del pianeta ammirano, ed enormi spazi urbani con 20, 30 milioni di abitanti.

    In questo scenario c’è però una buona notizia, anche per i cinesi. In Cina si immatricolano nuove auto con molta circospezione perchè il petrolio importato è insufficiente.
    Il petrolio sta finendo e come conseguenza il suo prezzo sale, i 100 dollari a barile non sono lontani.
    I cinesi dovranno darsi al car sharing.
    Speriamo che finisca prima il petrolio del pianeta...

    Postato da Beppe Grillo il 19.04.06 12:41 | Ecologia

    http://www.beppegrillo.it/2006/04/la_nuvola_giall/index.html

    * Se queste scorie sono cadute ne Pacifico, non è possibile che evaporando (come normalmente succede) sia poi ripiovuta nelle ultime pioggie?

    La devo per forza fare analizzare questa polvere.. sono preoccupata un casino!! :unsure:
     
    .
  4. NAGUAL TOLTECO
     
    .

    User deleted


    io mi ricordo che quando pioveva(a volte è successo il giorno dopo che avevamo lavato la macchina :angry: )poi la macchina era ricoperta da uno strato come di polvere però GRIGIA, mai mi è successo di vedere la macchina ricoperta di polvere GIALLA FOSFORESCENTE...

    vedo dai commenti del tuo video che anche altri confermano che sta succedendo un pò dappertutto...

    eh bè si l'analisi è d'obbligo...

    considera una cosa...
    se fosse sabbia come si pensa...

    la sabbia che cos'è?
    la sabbia è VETRO!!

    e il vetro cosa fà?
    riflette...

    quindi per come ha la funzione riflettente l'alluminio(che funge da specchio) allo stesso modo potrebbe averla il vetro della sabbia...

    bisogna vedere se tutta questa gran mole di "PRESUNTA SABBIA" si sia alzata per cause naturali(di vento, pioggia ecc.) o per cause artficiali indotte...

    il motivo potrebbe essere lo stesso delle scie...

    cmq si a questo punto un analisi è doverosa...
     
    .
3 replies since 18/10/2008, 16:04   982 views
  Share  
.