V2Day 25 aprile 2008

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  1. NAGUAL TOLTECO
     
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    e del referendum che ne pensate?
    a me mi sembra ragionevole e ci andrò a firmarlo

    http://www.grilliromani.it/index.php?optio...id=63&Itemid=74

    il V-Day del 25 Aprile
    “Nella “Storia infinita” la realtà era divorata, pezzo dopo pezzo, dal nulla. In Italia il nulla si è sovrapposto alla realtà. I fatti scompaiono, le menzogne rimangono, vengono pubblicate senza interruzione per renderle plausibili. L’informazione non è più uno strumento della politica. E’ essa stessa politica. L’unica esistente, dietro non c’è nulla. Casini o la Brambilla, Veltroni o Mastella sono figli del nulla. Non esistono. Sono titoli dei telegiornali, carta stampata…”
    Beppe Grillo
    DOVE: TUTTA ITALIA
    A ROMA: LOCATION DA DEFINIRE
    QUANDO: 25 APRILE 2008 (DA MATTINA A SERA…)
    OBIETTIVO: RACCOLTA FIRME PER LA PROMOZIONE DI UN REFERENDUM PER





    1 - ABOLIZIONE ORDINE GIORNALISTI
    2 - ABOLIZIONE FINANZIAMENTI PUBBLICI ALLA STAMPA
    3 - REVISIONE LEGGE SULLA RADIOTELEVISIONE ITALIANA (cosiddetta Legge Gasparri, Testo Unico del 31 luglio 2005 - D.Lgs. 177)


    Viviamo un momento storico molto contraddittorio:

    Da un lato, il mondo che ci circonda sembra divenire paradossalmente sempre più lontano e i contatti con la realtà sempre più mediati. I media tradizionali acquisiscono un’importanza strategica fondamentale nel dipingere e nel far percepire la realtà.

    Dall’altro, nella nostra amata Italia, i politici-dipendenti ormai non parlano più a nessuno, si limitano a comparse in video condite da finte litigate tra schieramenti, adottano una retorica completamente avulsa dalla realtà del Paese, si nascondono in Parlamento, in auto blu, in appartamenti milionari pagati dai cittadini. Protetti da un sistema di informazione che li asseconda e che li serve…

    Che fine hanno fatto le inchieste, quelle vere, ficcanti, dei giornalisti?
    Sono finite con Montanelli e con Biagi?L’informazione esprime ancora il ruolo di “guardiana della democrazia”?

    Oggi, grazie alla Rete, ognuno può divenire giornalista di sé stesso, reporter obiettivo e veramente disinteressato della realtà che vive.
    Ci si può informare in maniera libera e multiforme, accedendo, come mai era avvenuto nella Storia, a notizie e a fatti che i media tradizionali spesso tacciono per interessi di parte.

    Allora perché continuare a foraggiare con milioni e milioni di euro pubblici un sistema in mano a privati, distorto e in agonia?
    La tua firma? Una speranza in più per l’Italia…Il prossimo V-Day ti aspetta!



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    ALCUNI NUMERI DELLE RAGIONI DEL PROSSIMO V-DAY

    Ma quanti sanno che lo Stato finanzia il Corriere della Sera, rimpolpando gli utili degli azionisti della RCS con elargizioni calcolate, per un solo anno, in 23 milioni di euro?
    E come commentare il fatto che gli italiani, tutti gli italiani, lavoratori e imprenditori, laici e cattolici, piemontesi e siciliani – oberati, tutti insieme e individualmente, dal più alto debito pubblico dell’Occidente (che nel 2006 ha sfondato il tetto dei 1.600 miliardi di euro) e da interessi sul debito colossali (ogni anno il 6% del PIL) – siano costretti a finanziare, fra gli altri il giornale della Confindustria con più di 19 milioni di euro l’anno, il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana con più di 10 e il quotidiano della Fiat con 7 milioni di euro?
    La Mondadori, notoriamente, non ha un quotidiano. Si accontenta, diciamo così, di fare la parte del leone in edicola con i periodici e in libreria con i libri. Come la prendereste se vi dicessero che, solo sotto forma di credito di imposta sulle spese sostenute per l’acquisto della carta in un anno, l’azienda di Silvio Berlusconi è stata da noi sostenuta con un contributo di 10 milioni di euro? E che in un solo anno risulta aver avuto dallo Stato uno sconto, per le spedizioni postali, di quasi 19 milioni di euro?
    Tutti conoscono Giuliano Ferrara e il suo Foglio, Vittorio Feltri e il suo Libero, Antonio Polito (poi sostituito da Paolo Franchi) e il suo Riformista. Pochi sanno che costoro possono fornire il loro esuberante apporto alla vita politica e istituzionale del Paese grazia al nostro diretto apporto economico. Insomma ci costano complessivamente più di 12 milioni di euro.”


    "Ora che sono scomparsi compositori, linotipisti e impaginatori, lo stampatore è rimasto l'unico nei giornali a tenere alta la bandiera dell'arte tipografica. Si può immaginare, dunque, l'avvilimento dei rotativisti dell'Unità quando ogni notte sono costretti a produrre 16 mila copie di scarto per consentire alla Nuova Iniziativa Editoriale S.p.A. di incassare dallo Stato, solo con esse, 250 mila euro annui di contributi, che concorrono a quelli che complessivamente le spettano (6,5 milioni di euro) per il fatto di stamparne ogni notte 120 mila, anche se potrebbe mandarne in edicola solo 80 mila, visto che se ne vendono meno di 60 mila. Una resa del 50% di copie non si era mai vista prima dell'avvento delle provvidenze per l'editoria.
    Ma si è visto e si vede anche di più, Europa, il quotidiano della Margherita, notoriamente vende sotto le 5 mila copie, diciamo molto sotto. Eppure, per incamerare più di 3 milioni di euro l'anno in pubblici contributi, la sua amministrazione deve farne stampare 30 mila copie. Sapendo perfettamente che fine faranno: al macero. Con quanti danni per l'erario, per la dignità professionale di tutte le persone coinvolte e persino per i boschi e per i polmoni dell'umanità, è facile immaginare."

    ...ex “movimenti” ora sedicenti cooperative. E cioè ventidue «quotidiani editi da cooperative costituite entro il 30 novembre 2001, già organi di movimenti politici».
    Si entrava in una galleria di testate più varie ed eterogenee, che erano riuscite ad acquisire il diritto ai contributi attraverso vie controverse. A cominciare da Libero (5.371.151,76) e dal Foglio (3.511.906,92). Quattro quotidiani, meno noti e meno diffusi di questi due, si aggiudicavano tutti la stessa bella cifra di 2.582.284,49 euro: Il Giornale d’Italia, Linea («giornale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore»), Torino Cronaca-Il Borghese e Roma. Per entità del contributo, seguivano un altro quotidiano napoletano, Il Denaro, con 2.238.168,15 e Il Riformista – più esattamente: «Nuovo Riformista (già) Le Ragioni del Socialismo» – con 2.179.597,05. Con poco meno (2.065.827,60) faceva la sua bella figura l’Opinione delle Libertà di Diaconale. Altri due corposi contributi risultavano assegnati al quotidiano cremonese La Cronaca (1.874999,72) e al Campanile Nuovo dell’UDEUR, il partito dell’ex DC Clemente Mastella (1.153.084).
    Contributi più limitati andavano, fra gli altri: alla Gazzetta Politica dell’ex dirigente del PSI Claudio Signorile (516.456,90); a Metropoli Day, «settimanale di informazione che pubblica notizie di attualità politica, costume, eventi sportivi e culturali, attualità e tanto altro ancora che riguardano i Comuni di Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Poggio a Caiano, Calenzano, Signa e Lastra a Signa» (516.456,90); al settimanale Avvenimenti, fondato dall’ex deputato PCI Diego Novelli (451.992,60); ad Area, dell’Area Editoriale s.r.l. (451.992,60); alla Voce Repubblicana, organo del residuale PRI (203.694,45).
    Completavano la seconda categoria donazioni fra i 169 mila e i 10 mila euro al mensile Aprile della sinistra dei DS, al Patto dell’ex deputato DC Mario Segni, ad Angeli, a Cristiano Sociali News, a La Nuova Provincia (già) Città che Vogliamo e a Milano Metropoli.
    Nel 2004 l’esborso complessivo per questa categoria di testate sarà di 29 milioni 810 mila euro. Risulteranno assenti Il Giornale d’Italia e Il Patto. La rivista della Angeli Editrice diventerà Quotidiano Sociale di Angeli, passando da 91 mila a 516 mila euro."


    ...in pratica, monopolio di testate facenti capo, direttamente o indirettamente, alla Chiesa cattolica (diocesi, arcidiocesi, ordini religiosi, conventi, associazioni e opere pie, confraternite, ecc.). Fra i 106 «periodici editi da cooperative, fondazioni o enti morali ovvero da società il cui capitale sociale sia detenuto da cooperative, fondazioni o enti morali» si contavano sulla punta delle dita di una sola mano quelli editi da organizzazioni non cattoliche come l'Istituto Buddista e non religiose come l'ANMIL (Associazione dei Mutilati e Invalidi del Lavoro) e la Federazione Orticoltori.
    A primeggiare era la Società San Paolo. Fondata nel 1914 da don Giacomo Alberione, opera in trenta nazioni «e in molteplici campi di attività: editoria libraria, giornalistica, cinematografica, musicale, televisiva, radiofonica, audiovisiva, multimediale, telematica; centri di studio, ricerca, formazione, animazione». I Paolini sono impegnati programmaticamente e sistematicamente «nella diffusione del messaggio cristiano utilizzando i mezzi che la tecnologia mette a disposizione dell'uomo di oggi per comunicare». E la Periodici San Paolo, in particolare, riusciva a utilizzare puntualmente anche i contributi messi a disposizione dallo Stato italiano, assommando con sei testate una cifra superiore al miliardo delle vecchie lire: Famiglia Cristiana (210 mila euro), Il Giornalino (210 mila), Jesus (49 mila), Vita Pastorale (34 mila), Famiglia Oggi (5 mila) e Letture (5 mila).
    A parte la San Paolo, la gran parte delle testate di questa categoria si accontentavano di contribuzioni sotto i 50 mila euro: la più bassa in assoluto, meno di duemila euro, quella assicurata alla Impresa Tecnoeditoriale Lombarda per la Rivista Diocesana Milanese. Solo quindici riviste riuscivano ad aggiudicarsi un aiuto pubblico compreso fra i 50 mila e i 100 mila euro: L'amico del Popolo (102 mila), Città Nuova della Pia Associazione Maschile opera di Maria (94 mila), Toscana Oggi (89 mila), La Vita del Popolo dell'Opera San Pio X (82 mila), Corriere di Saluzzo (80 mila), Verona Fedele (74 mila), Il Popolo dell'Opera Odorico da Pordenone (65 mila), La Vita Cattolica (64 mila ), L'Azione della Diakonia Ecclesiale (63 mila), La Difesa del Popolo (61 mila), La Voce dei Berici della Diocesi di Vicenza (57 mila), Adista «fatti, notizie, avvenimenti su mondo cattolico e realtà religiose» (56 mila), La Voce del Popolo «settimanale di informazione della cultura cattolica di Brescia. Documenti e informazioni sulla Diocesi e sulla Curia Vescovile» ( 56 mila), Il Nuovo Rinascimento dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (52 mila) e La Valsusa della Stampa Diocesana Segusina (51 mila).
    Nel 2004 queste testate passeranno da 106 a 115, per una contribuzione complessiva di 3 milioni 674 mila."

    Fonte: Beppe Lopez, La Casta dei giornali, ed. Nuovi Equilibri
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    QUELLO CHE MI INTERESSA E' CHE CMQ E' UN MOVIMENTO FATTO DA MILIONI DI ITALIANI, E CHE CMQ PENSO SIA UN BENE CHE MILIONI DI ITALIANI SIANO UNITI IN CERTI ARGOMENTI,
    QUELLO CHE CONTA E' SI CHE SIANO UNITI, MA NN MANOVRATI, E QUINDI E' GIUSTO APPOGGIARE LE GIUSTE CAUSE DI QUESTO MOVIMENTO E IO CREDO CHE CE NE SIANO ABBASTANZA
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    Edited by NAGUAL TOLTECO - 10/4/2008, 08:26
     
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  2. genioboy
     
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    Da un articolo tratto dal blog di Daniele Martinelli.

    Le firme del V2-Day saranno nulle?

    <<spero di essere smentito ma temo che le firme raccolte in occasione del V2-Day del 25 aprile non avranno alcuna validità.

    Il motivo è dovuto all’imprevista caduta del governo Prodi, avvenuta il 24 gennaio scorso, oltre 3 anni prima della sua scadenza naturale e oltre 3 mesi dopo l’annuncio della raccolta firme da parte di Beppe Grillo.
    Il dubbio mi sorge dopo una sommaria occhiata alla legge 352/1970 che regola le ”Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo”.
    Il comma 31 recita: ”Non può essere depositata richiesta di referendum nell’anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l’elezione di una delle Camere medesime.”

    Se non erro nell’interpretazione, significa che tutte le richieste di referendum presentate alla Corte di Cassazione dopo il 24 gennaio 2007 non sono più valide. Normalmente, chi deposita i quesiti per indire un referendum lo fa con almeno 6 mesi di anticipo, come credo abbia fatto entro il 30 settembre scorso anche Beppe Grillo per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti, dei finanziamenti ai giornali e della Legge Gasparri.
    Infatti il comma 32 della medesima Legge dice che ”le richieste di referendum devono essere depositate in ciascun anno dal 1° gennaio al 30 settembre.”

    La norma, secondo quanto recita il comma 34 della suddetta Legge, vale anche in caso di scioglimento anticipato delle Camere com’è accaduto al governo Prodi. Nella seconda parte dell’articolo si legge: ”Nel caso di anticipato scioglimento delle Camere o di una di esse, il referendum già indetto si intende automaticamente sospeso all’atto della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto del Presidente della Repubblica di indizione dei comizi elettorali per la elezione delle nuove Camere o di una di esse.”

    Ebbene siccome il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha indetto i comizi elettorali il 6 febbraio 2008 con tanto di annuncio sulla Gazzetta Ufficiale, nella migliore delle ipotesi la raccolta firme per il V2-Day potrebbe essere rimandata in autunno, poiché sarà possibile depositare in Cassazione le richieste di referendum soltanto a partire dal 6 agosto (6 mesi dopo l’annuncio dei comizi elettorali).
    Purtroppo temo che anche la soluzione di presentare le firme raccolte il 25 aprile il 6 agosto non sia possibile, poiché il comma 28 dice espressamente che ”il deposito presso la cancelleria della Corte di cassazione di tutti i fogli contenenti le firme e dei certificati elettorali dei sottoscrittori deve essere effettuato entro tre mesi dalla data del timbro apposto sui fogli medesimi” nel nostro caso entro e non oltre il 25 luglio.

    Spero di sbagliarmi e che si sbagli anche il sito No Euro che in home page pubblica il mio stesso dubbio.
    Vorrei essere smentito affinché il V2-Day di Beppe Grillo del prossimo 25 aprile sia tutt’altro che un referendum. Mi prenderebbe male il pensiero di dover rimandare così a lungo una giornata tanto importante per il popolo italiano sovrano. Mi spiacerebbe se fossero vanificati i tanti sforzi di Beppe e di tutti i meet-up pronti al grande appuntamento.>>

    fonte: http://www.danielemartinelli.it/index.php/...-saranno-nulle/
     
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  3. NAGUAL TOLTECO
     
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    e meno male che anticamente dicevano dura lex sed lex
    e una scritta gigante dietro a ogni giudice in tribunale "la legge è uguale x tutti"
    si certo x tutti i poveri disgraziati del popolo, mai x i potenti!
    buffoni!
    io invece voglio sperare che se davvero vengano annullati i referendum la gente si incazzi e cominci a "scendere in campo" come disse il capo di tutti i buffoni "berlusconi"
     
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  4. personcina82
     
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    INTERVISTA DEL CAPA AL V2-DAY!



    Alla fine accenna alla massoneria, un po' titubante, si vede che avrebbe voluto dire di +! ^_^


     
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  5. norddivision
     
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    quanto fa pagare grillo alle sue "manifestazioni" . . . chi ne giova delle sue uscite? Lui e le sue entrate economiche
     
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19 replies since 24/1/2008, 10:56   975 views
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